23.9.06

Persone civili

Quelle che si comportano sempre come ci si aspetta.
Quelle che pur di non entrare in conflitto girano con le mutande bagnate.
Quelle che non tra-scendono (e non tra-salgono) mai.
[Insomma, non vanno da nessuna parte, sono davvero ferme, immobili - come un semaforo - imbalsamate ma ..... tanto-perbene-signora-mia]
Quelle che fanno diventare sante le carogne morte.
Quelle che non alzano mai: la voce, le mani, il culo ... ma gli occhi al cielo sì, ossì signora-mia.
Quelle che pur di essere politicamente corrette sono umanamente scorrette.
Quelle che quando s'incazzano lo fanno piano piano, col piumino in mano, sibilando cattivaccio-di-un-granellino-di-polvere.
Quelle che sono eternamente vittime di qualsiasi cosa: della società, dell'ingiustizia, dell'altro perché è vicino e di quello lontano perché è lontano.
Quelle che saranno sempre perdonate, assolte, comprese, perché nulla facendo non fanno danni visibili. A spese di qualche altro galoppante cattivo.
Quelle scodinzolanti di fronte al primo potere che capita, foss'anche il campanello che non smette di suonare, perché pure lui ha diritto a fare il suo lavoro (magari alle 4 di notte ...).
Quelle che si accontentano della prima verità sotto mano, perché cercare le altre è troppo faticoso e potrebbe disturbare qualcuno.
Quelle che aspettano sempre, sempre, sempre che qualcuno le capisca.
E quando lo incontrano si felicitano per essersi trovati, infine, due persone civili.