6.7.10

Il decadimento dell'eurino

Ci vorranno anni e anni, laboratori su laboratori di studi sepolti davvero sotto Grandi Sassi o arrotolati intorno ai quei giganteschi ottovolanti che accelerano, accelerano, accelerano, che poi nell'iperspazio ci vai davvero, come la macchina del viaggio nel futuro, e ci troveremo ben presto proiettati nella meta realtà, saremo nel futuro dove avremo la compiutezza della decadenza dell'eurino e di tutto l'ambaradam.

Gli evviva per l'esperimento ormai quasi riuscito si sprecano da parte dei finanzoscienziati che hanno spostato quelle sale enormi di Cap Canaveral piene di bottoni e maxi schermi e gente eccitatissima e composta in questi nuovi saloni pieni di schermetti pieni di numeretti verdi digitali, dove tutti si agitano, alzano le braccia, diteggiano per aria, saltano come canguri per poi rotolarsi per terra, mani sulla calvizie, poche ore dopo, perché l'esperimento sembrava riuscito, il razzo partito, il mostrillo ormai semi de-caduto e poi, flop, c'è stato il solito errore tecnico: la borsa è stramazzata.

Il commento non lo fanno più Tito Stagno o Ruggero Orlando, ma solo perché le voci erano troppo enfatiche, poco ansiogene e pure un po' gracchianti, insomma erano voci normali.

I razzi sono molteplici e le rampe di lancio ben dislocate e dai nomi meno classicheggianti e più snelli e orwelliani: Dow Jones, CAC40, Mibtel. La conquista del futuro parte da qui.

La Banda Cosmica dell'Eurino (BCE) annuncia i festeggiamenti al più presto, questione solo di togliere qualche piombo di troppo che assorbe impropriamente la radiazione: sono gli alfieri della Morte Nera: ZapaDark e PapanVador, rei di voler far decadere l'Eurino non sotto i fondali delle Kayman ma nel povero e annacquato Mediterraneo, dimenticandosi che non è più trasparente da un bel po'.

Intanto gli scienziati continuano le loro faide interne e non se ne esce: se non decade, vuol dire che non esiste.
Il Cosmo ansima dinanzi all'ossimoro, chiedendosi legittimamente perché si è dovuto armare tutto questo casino quando sarebbe stato molto più facile rimanere zitti e buoni col Dollarone, i viaggi su Marte e Michael Jackson.

Ma la scienza, si sa, non si può fermare.