4.5.05

Adonis: Salmo

Ci sarà Adonis alla Fiera del Libro di Torino di quest'anno. Tra gli altri, i molti altri della neonata - sperimentale - sezione internazionale che vedrà presenti poeti e scrittori di ogni dove.
Da Le Temps étroit, inserito nella raccolta dei Chants de Mihyar le Damascène, questo salmo è ancora un onore per le mie velleità.

"Salmo

Dove finisce la distanza, dove si abolisce la paura?

Convoco il vuoto, vuoto la pienezza. Anche la silice rammollisce, anche la sabbia si radica nell'acqua. Perché i cammini, perché l'arrivo?

Deviato, deviato, non ritornerò. La caduta è il mio stato, la mia condizione, ed il paradiso il mio contrario. Sono festino nuziale e proclamo la seduzione della morte. Sono la nube e non ho siccità. Sono il deserto e non ho nubi.

Mi nascondo dietro l'enigma, mi nascondo sotto la veste delle stagioni e spio attraverso i suoi spacchi. Dò ai miei passi la loro forma e dico al mare: seguimi.

Gli alberi sono foglie nei miei quaderni e come me le pietre sono poesie.
Ucciderò l'albero che non sa piangere. Decapiterò l'orizzonte fino a che il sangue si faccia perla e coli. Ruberò tra le ferite e appesantito di sabbia mi inerpicherò sui pendii del paradiso della pioggia.

Condividiamo lo spazio, la morte ed io. Agitiamo lo stendardo della fame, il pane ed io.

Domani mi sospenderò all'abito della leggenda e scalerò il muro dell'ombra. Un corteo di flauti di pietra mi accompagnerà.

Ah, follia! Mia padrona e mio messia!

Cerco un sole che sorga negli occhi e degli occhi che vedano la luce tutta intera. Cerco un tronco d'albero che divenga corpo. Cerco ciò che doni organi genitali alla parola, ciò che insegni all'ombra come essere epidermide per la terra, ciò che trafigga il cielo.

Cerco ciò che doni alla pietre labbra di bambino, alla Storia un arcobaleno ed ai canti le gole degli alberi.

Cerco ciò che sappia rendere ondeggianti le frontiere, le frontiere invisibili tra mare e scogli, tra nubi e sabbia, tra giorno e notte.

Cerco ciò che unisca le nostre inflessioni, quella di Dio e la mia, quella di Satana e la mia, quella del mondo e la mia, e ciò che semini tra noi la discordia.

Ah, ricerca, mia dimora!"