2.6.05

Alla Fiera del Libro ...

Alla Fiera del Libro
per due soldi
un libriccino mio padre comprò ...


Distribuivano, nei posti giusti, cartoline con su scritto:
"Un libro deve frugare nelle ferite, anzi, deve provocarne di nuove, un libro deve essere PERICOLOSO" firmato E.M. Cioran,

Due soldi poi non erano due,
la mancata presenza di lettori di carta di credito
permise che i soldi fossero appena 60,

ma alla Fiera del Libro c'erano molti libri urlanti
sui banchi, detti stand, but they don't stand,
they stay,
by the way
tra gli urlanti, che pareva un inferno d'anime corrose,
uno faceva la scienza tra pittura e linguaggio,
tra loro i segni,
autore Wassily Kandinsky, sì proprio lui,
bevuto in due giorni, consigliato, consigliato, consigliato:
"Punto Linea Superficie", edito da (ovviamente) Adelphi,
per modici (!) soldi 13.

Tra gli ululanti adulanti "Sei pezzi facili" e pure
"Sei pezzi meno facili" del signor Feynmann.

Tutto molto sparso, ma l'evento più ragguardevole
è stato senz'altro LinguaMadre, che tra i vari incontri
ed happening, s'è forgiato della presenza di Adonis,
di cui l'illuminante mini conferenza seguiva, per
buona sorte degli astanti, quella molto meno
ragguardevole, seppur molto più affollata
di un terzetto che riesce a doppiarsi da solo:
De Bortoli, Tremonti e Amato,
autodoppiati e soprattutto non in diretta,
nonostante sembrassero essere davvero lì sul palchetto
ma che dicevano paro paro il testo provato
mille volte a Porta-a-Porta, Punt-e-a-Capo, Ballarò
Domenica In e Domenica Out: hanno il registratore in tasca
premono su Play e .... muovono solo la bocca
come le vere star.

Piacevolezze: Michele Serra che sbeffeggia le discipline
sportive invernali. Memorabile il pezzo sullo snowboard.

I cataloghi più belli: Guanda, Passigli, Stampa Alternativa, Empiria, Crocetti (di tutto e di più sulla poesia).

Maggioni è venuta a spiegare perché ha scelto di essere embedded con gli amerikani
nei tank.
Io che ho numerosi lapsus psico-linguistici, mi credevo che em-bed-ded, fosse
una napoletanata per dire che s'era ficcata nei letti (dei big jim) e mi
speravo tutta
in una miniconferenza a luci rosse.
Invece no.
Lei ci ha fatto un libro per ricordarci che la guerra è di tutti ...
Sparagli Piero, sparagli ora ... mi canticchiavo, per non dire: plagio,
plagio, plagio ... che se lo avessi detto il mio vicino di bracciolo, francese,
avrebbe pensato al maschio della plage, plage, plage, che tutti agognano
non solo perché è femmina.
Scusassero le divagazioni psico-glotto-erotico-politico-linguistiche.

La lectio magistralis di Claude Hagège sulla diversità linguistica
è stata una delizia
per le orecchie.

Domanda: "E finalmente il Giudizio Universale: Si può
recensire una cabina telefonica come un libro di Kundera
?"
Risposte solo a pagamento. Ma sapide, eh.

Adonis, sulla violenza propria al monoteismo:
"Le tre religioni monoteiste hanno in comune:
- il profeta (l'ultimo dei profeti)
- il libro (l'ultimo dei libri)
....
dunque Dio non ha più nulla da dire ...!
Non è questa una violenza verso l'essere umano?
Un Dio che si afferma e poi si nega?

Tradurre senza frontiere:
udimmo affronti indigeribili al lessico ed al buon senso.
Censurato.

Il grande assente: Baldini & Castoldi.


"Ogni libro degno di nota è un attentato all'ordine e un oltraggio al pudore".Marcel Jouhandeau